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  • Immagine del redattoreScienze Botaniche

SACRO E STELLATO, L'ANICE




STORIA


Nota già a popoli come Egizi, Romani e Greci, l’anice è una delle spezie più antiche e diffuse, tra culture e tradizioni di tutto il mondo. In epoca medievale aveva già conquistato un’area geografica che andava dal Mediterraneo al Nord Europa, con utilizzi nella cucina e nella farmacologia. L’anice era così consumata che i soli pedaggi fissati sulle importazioni dei semi di anice servirono in larga parte a pagare le riparazioni del London Bridge all’inizio del 1300. Nell’Ottocento scoppiò la moda di allungare poche gocce di anice con acqua ghiacciata, ottenendo una bevanda molto semplice che tuttavia conquistò un enorme consenso. Infine, l’anice è anche tra gli ingredienti fondamentali del liquore simbolo degli artisti, scrittori, musicisti e intellettuali bohémien durante il XIX secolo: l’assenzio. Ogni paese del mondo, e specialmente del Mediterraneo, ha saputo inventare un modo squisito per declinare l’inconfondibile aroma intenso e il sapore dolce. Si parte proprio dall’Italia con la Sambuca e l’Anisetta per andare in Turchia dove c’è il Raki o magari l’Ouzo della Grecia, il Chinchòn della Spagna e il Pastis della Francia. Il termine anice indica genericamente una specie di spezia che si suddivide in numerose varietà. La parte utilizzata nelle tre varianti (stellato, pepato e verde) è il frutto o il seme, quindi in pratica si parla della stessa sezione della pianta, solo con lavorazioni e differenze minime.



ANICE STELLATO (Illicium Verum)

Il sempreverde albero dell’anice stellato o badiana è originario della Cina sudoccidentale e del Vietnam nordorientale, è coltivato da oltre 4.000 anni ora lo si puo trovare anche in India, Laos, Corea, Giappone, Taiwan, Cambogia, e Filippine. I frutti a forma di stella sono composti da 8-12 carpelli o baccelli, che vengono fatti essiccare al sole, diventando così di colore marrone-rossicci coriacei. I baccelli contengono nel loro interno semi ovoidali lucidi color caramello. Caldo e deciso il gusto dell’anice stellato è intenso e dolce, con echi di dragoncello, il suo aroma si contraddistingue per essere più pungente e più intenso dell’anice normale. Il composto di anetolo che è racchiuso nell’anice stellato, si trova anche nell’ anice e nella liquirizia. La sua dolcezza si abbina meravigliosamente con le pere i fichi e frutti tropicali.



PROPRIETÀ


L’anice stellato è usato come antipasto stimolante e stomatico. È un ottimo digestivo, possiede azione carminativa, riduce spasmi dello stomaco e lo rilassa. In dosi molto elevate l’anice stellato ha azione stupefacente con perdita di memoria e sensazione di ubriachezza. Possiede anche una notevole azione antivirale, il suo principio attivo è utilizzato per creare numerosi farmaci.



NOTE


Il termine “Illicium” deriva dal latino illicio, che significa “attrarre”, forse si pensava al profumo attrattivo che emanava l’albero. In Persiano l’anice stellato si chiama “badiyan”, da cui il nome francese “badiane”. La parte edibile è costituita dall’anetolo, un’essenza oleosa e profumata contenuta nei semi.



CURIOSITÀ


Con la sua scorza macinata si preparano le bacchette d’incenso che vengono accese nei templi in Cina e soprattutto in Giappone, poiché la pianta è considerata sacra. L’anice stellato venne introdotto in Europa dalla Cina intorno al XVII, da allora la spezia viene utilizzata intera, triturata grossolanamente in frammenti o ridotta in polvere.



ANICE VERDE

L’anice verde o Pimpinella anisum è diffuso in occidente, ha fiori bianco/gialli, appartiene alla famiglia delle magnoliaceae i fiori ricordano quelli della magnolia e sbocciano in estate, il suo sapore ricorda quello del finocchio. È conosciuto anche come anice comune o con il suo nome scientifico Pimpinella ansium. Come l’illicium verum, è un tipo di Anice, ed appartiene alla stessa famiglia di piante. Alla stessa maniera dell’anice stellato è usato in medicina, farmacia, e in enogastronomia per la realizzazione di cibi, vini, liquori e bevande.



ANICE PEPATO


L’anice pepato o Xanthoxylum piperitium, originario di Corea, Giappone e Cina, è quello dal sapore più forte e piccante. I suoi semi hanno un gusto molto aromatico.



BISCOTTI ALL’ANICE E TRADIZIONI ITALIANE

In Italia ad esempio a contendersi il primato c’è la Sardegna, la Calabria, la Toscana, con la sua variante salata, le Marche e ancora la Sicilia. In quest’ultima regione le suddette specialità da forno vengono chiamate proprio anicini, tipici di luoghi come Monreale e Palermo. I biscotti all’anice sono adatti per accompagnare la colazione, il caffè, all’ora del , o come dessert di fine pasto, magari con un amaro o un liquore.



TISANA ALL’ANICE STELLATO

Il liquore prodotto da questa spezia orientale non è l’unico utilizzo che l’anice stellato può vantare: l’infuso all’anice stellato è infatti conosciuto come un vero toccasana grazie alle sue proprietà organolettiche!

La sua preparazione è molto semplice e immediata anche utilizzando il formato di anice stellato a fiori interi, che renderanno il tuo infuso ancor più intenso e gradevole. Messa a bollire una giusta dose di acqua (in genere il quantitativo di una tazza), fai attenzione alla temperatura che non deve superare gli 80° C. Una volta arrivati alla temperatura consigliata, puoi mettere in infusione 3 gr di prodotto utilizzando filtri o tisaniere. Attendi giusto 7 minuti prima di tirare fuori i fiori di anice stellato In alternativa è consigliato provare la tisana con anice stellato, cannella, zenzero, miele e limone.

Buona tisana!


A cura di Adriano Fasano

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