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I COBBLERS



I Cobblers nascono in America e comprendevano un ampia categoria di cocktail del XIX secolo, non eccessivamente alcolici, perfetti per la stagione calda, poiché freschi e dissetanti. furono una grandissima novità per l’epoca ed introdussero due elementi molto moderni: la cannuccia in paglia e il ghiaccio. Una novità all’epoca!

Erano bevande a base di vino o distillati, zucchero, acqua e frutta, serviti in alti bicchieri di vetro chiamati "Collins" o in tazze d’acciaio chiamate "Julep" colmi di ghiaccio tritato e decorati poi con abbondante frutta fresca di stagione. Alcuni cobbler erano shakerati con la frutta, come il Whisky Cobbler che troviamo nel libro di Jerry Thomas, “How to mix drinks” del 1862, la ricetta prevedeva; 2 wine glasses di whiskey, 1 tablespoon di zucchero e 2-3 slices di arancia, e lo Sherry Cobbler a base di sharry, acqua, zucchero, e frutta pestata o shakerata, la ricetta è scritta nel "Bartenders Manual" -1888- di Harry Johnson. Queste erano le bevande più popolari e influenti dell’epoca statunitense. Ci sono due ipotesi che spiegano la nascita del nome Cobbler, ce ne è anche una terza ma preferisco attenermi a queste due che per me sono le più probabili e attendibili:

1. La prima dice che agli inizi del 1871, un certo William Hernett presentò all’ufficio brevetti di New York richiesta di licenza per la fabbricazione di uno strumento da utilizzare per miscelare le bevande. Il Boston composto da due parti di acciaio che si incastrano tra loro e il Cobbler da dove prende il nome il cocktail, fatto da un unico pezzo con due cappucci di acciaio uno che funge da filtro e l’altro da chiusura ermetica. Inoltre fu introdotto anche un macchinario che tramite una grande leva che girava in senso rotatorio con la spinta a mano, azionava vari contenitori che shakeravano più cocktail.

2. La seconda dice che il nome Cobbler derivi da cobbles “ciottoli” ovvero quei pezzi di ghiaccio che rimanevano dopo la lavorazione che si eseguiva per ottenere pezzi di dimensione adeguata all’utilizzo in miscelazione. Non a caso lo Sherry Cobbler inizió a diffondersi rapidamente dal 1830 in poi, quasi contemporaneamente alla diffusione del ghiaccio commerciale.

 

I tradizionali cocktail cobbler shakerati con frutta ricompaiono in modo più chiaro in seguito, nel libro del più influente cocktail bar l' Hotel Savoy di Londra, il “The Savoy Cocktail Book” by Harry Craddock (1930) dove i cobbler venivano shakerati o mescolati per poi essere guarniti con frutta. Dale Degroff quando apri il Blackbird Bar nel 1999 volle rivivere i tradizionali Cobbler shakerati con frutta, facendo un piccolo passo in avanti sulla costruzione del drink, Degroff per primo pestava la frutta in modo tale da estrarne gli oli e il succo, poi in un secondo momento utilizzava la tecnica shake, poi versava il tutto su tanto ghiaccio e guarniva con la stessa frutta.

 


 

Lo Sharry Cobbler viene descritto anche in una delle novelle di Charles John Huffam Dicken scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico dell'età vittoriana. Noto tanto per le sue prove umoristiche quanto per i suoi romanzi sociali.

 

RECIPES


SHERRY COBBLER

9 cl. Amontillado sherry

1 cucchiaino. Zucchero superfino (o semolato)

½ rondella di arancia

½ rondella di limone


Inserite la frutta e lo zucchero semolato in uno shaker, pestare per estrarne succo e oli, versate l’amontillado sherry, shakerate versando e filtratando aiutandovi con lo strainer su di un tumbler alto “Collins” o in una mug d’acciaio “Julep”, colmate con tanto ghiaccio tritato e decorate con una porzione generosa di frutta.

 

Nel video vi mostrerò come si fa uno Chardonnay Cobbler, mescolato non shakerato tutto in chiave retrò, good watching!


CHARDONNAY COBBLER

1,5 cl succo fresco arancia

1,5 cl centrifugato fresco d'ananas

o,73 cl succo fresco di lime

1,5 cl Pisco reservado

2 cl chambord

6 cl Chardonnay Faraona

GARNISH

1 spicchio d'ananas

1 spicchio d'arancia

1 fragola o lampone

cheers!



a cura di Adriano Fasano

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